C’è Manuel, che arriva tutte le domeniche mattina che Dio manda in terra su un enorme gippone, con le sue felpe firmate e gli scarponi cingolati, a volte accompagnato da Stefy Forever.
C’è un funerale che si allinea compostamente, governato - siamo in campagna - dalle donne attive, consapevoli, adeguate, circondate dagli uomini spaesati e privi di ruolo. Ma quando al cimitero si scopre che la lapide sborda di qualche centimetro ecco che i maschi trasformano l’occasione in un insperato cantiere, armati di flessibile e di smeriglio.
C’è Mira col suo innamorato. Vanno ogni giorno a bere il caffè dal signor Ludden, su un vecchio divano di broccato, davanti alla tv accesa. Ma perché ci sono venti gradi sotto zero a casa del signor Ludden?
E poi c’è il graffitaro e il vecchio Saletti che vuol pregare e non crede in Dio, la devastante happy hour dei signori Mauser e il grande pianto di un bambino per la prima volta di fronte alla morte.
Cerimonie: nuove imprevedibili aggregazioni di senso e di sentimenti attorno a nuove imprevedibili aggregazioni di eventi.